POGGIBONSI, SAN GIMINIANO E COLLE VAL D’ELSA

Come ho scritto più volte non sono un’amante delle città, dei week end nelle capitali Italiane o delle toccate e fuga per visitare i piccoli borghi che a mio avviso sono apparentemente tutti uguali. Se decido di partire, decido di andare più lontano, per incontrare altri stili di vita, altre culture, altre religioni e lasciarmi impressionare da usi e costumi così diversi dai nostri. Adesso la penso così, un domani chissà…in Italia ci si può sempre andare, no?!

Comunque, mi trovavo da queste parti della Toscana per un intervento agli occhi e l’iter pre e post operatorio richiedeva una permanenza di tre giorni nella zona di Poggibonsi. Da viaggiatrice che sono, visto che mi sarei trovata lì senz’altro, il mio primo pensiero è stato quello di visitare quanto più possibile, traducendo la circostanza medica in un mini-viaggio.

Mi ha accompagnata il mio papà e dall’inizio alla fine mi ha anche aiutata a trovare spunti, consigli e idee su cosa andare a visitare e soprattutto su come ottimizzare il poco tempo a disposizione. A differenza sua, io non avevo alcuna aspettativa, poiché i paesaggi toscani non hanno mai attirato la mia attenzione e la mia curiosità. Ogni avventura però, seppur piccola che sia, ha sempre qualcosa da insegnarci e la Toscana me l’ha dimostrato.

POGGIBONSI

E’ un paesino, proprio il classico paesino, dove non c’è quasi nulla da visitare, se non vivere la cittadinanza con gli appuntamenti del mercato settimanale (il martedì mattina), qualche sagra serale, il centro storico con la sua piazza, qualche negozio di abbigliamento, alimentari e poco altro. Non c’è proprio niente di turistico. Ma forse è proprio questo che mi è piaciuto di Poggibonsi: vivere la cittadinanza. Lì ho capito che non sempre le mete si apprezzano e si scelgono per le tante cose da vedere, ma a volte la semplicità di sentirsi parte di un altro paese, anche se per pochissimo tempo, ci stupisce, ci diverte, ci rende felici e ci da la possibilità di conoscere altre persone con una storia, magari differente dalla nostra, da raccontare e da condividere. Infatti, secondo noi, ciò che rende il viaggio accattivante, non sono solo i luoghi, bensì le persone che si incontrano… e qui qualche chiacchiera siamo riusciti a scambiarla…

Abbiamo alloggiato al B&B Cimamori  http://www.bnbcimamori.it/Servizi

Un casolare antico ristrutturato, mantenendo intatto il suo stile rustico. La struttura dispone di pochissime camere dotate di bagno privato e stanza da letto, inoltre sono presenti le aree comuni che comprendono una cucina e un cortile esterno con la possibilità di parcheggio.

La posizione è ottima per visitare il paese, è situato su una delle vie principali, poco distante dal centro che è raggiungibile a piedi.

Valentina, la proprietaria del B&B è stata un valore aggiunto al nostro mini-viaggio. Oltre che instaurare fin da subito con noi una relazione conviviale, informale e di amicizia (proprio come cerchiamo io e mio papà quando viaggiamo), facendoci sentire non ospiti, ma amici, ci ha dato tantissimi consigli su cosa visitare, dove andare a mangiare e…. ci ha sempre preparato delle colazioni strepitose.

Anche i prezzi sono ottimi, noi abbiamo speso per due notti 100 euro in due.

Dove mangiare a Poggibonsi?

  • Bar ristorante pizzeria “Il Tennis

Consigliato da Valentina, la ragazza del B&B, dopo averle chiesto qualche dritta sui piatti tipici e soprattutto su qualche posto che facesse ancora da mangiare alle 14,30 del pomeriggio. Questo locale si trova proprio all’interno del circolo del tennis di Poggibonsi. Non aspettatevi il lusso, i piatti da novelle cuisine o gli interni con arredamenti ricercati, ma immaginate il bar di un campo sportivo. Il menù è vario e propone sia piatti tradizionali che rivisitati, ad esempio noi abbiamo ordinato gli gnocchi al tartufo, cacio e noci, squisito! Leggete anche la mia recensione su Tripadvisor

https://www.tripadvisor.it/ShowUserReviews-g644282-d10232603-r583016357-Bar_Ristorante_Pizzeria_Il_Tennis-Poggibonsi_Tuscany.html

  • Ristorante Italia.

Si trova a pochi passi dalla piazza, raggiungibile a piedi dal nostro B&B Cimamori. Anche questo locale l’abbiamo scelto seguendo i consigli di Valentina e l’abbiamo provato per cena. La location è un po’ anni 80’, ma non importa, il cibo è ottimo e le porzioni sono abbondanti, il prezzo è super economico e i proprietari sono gentilissimi. Qui abbiamo mangiato i pici (tipo di pasta senese), conditi con cacio e pepe.

In realtà per raggiungere questo ristorante abbiamo faticato un po’, ma è in queste situazioni che nasce “l’avventura”. Nonostante Valentina ci avesse spiegato dettagliatamente il percorso da fare a piedi, siamo riusciti a perderci per le viuzze di Poggibonsi! L’orientiring non è mai stato il nostro forte! Dopo quasi un’ora di camminata, aiutandoci con Google Maps tramite il cellulare, leggiamo finalmente in lontananza la scritta “ristorante Italia”…affrettiamo il passo e convinti fosse il posto che stavamo cercando spingiamo la porta per entrare, ma ops, abbiamo sbagliato entrata, quella era quella dell’hotel adiacente. Infatti, se decidete di andarci, fate attenzione agli ingressi, perché vicino c’è anche l’albergo con lo stesso nome. Con il fiatone e con fare frettoloso, ma sempre con il sorriso, finalmente entriamo dalla parte giusta. All’interno c’era solo una tavolata di persone che stavano terminando la cena e il cameriere che iniziava a sparecchiare i tavoli. Con un po’ di imbarazzo, visto l’orario (quasi le 22,00), domandiamo timidamente se fosse ancora possibile mangiare qualcosa. Il personale gentilissimo ci ha subito accolti e fatti accomodare. Alla fine, essendo rimasti gli unici clienti del locale, tra una battuta e l’altra abbiamo iniziato a chiacchierare con i camerieri e successivamente anche con il cuoco, abbiamo raccontato l’avventura per raggiungere il locale, scoprendo che si arrivava in due minuti e la strada era perlopiù tutta dritta, abbiamo scambiato informazioni su Reggio Emilia (dove abitiamo noi) e alla fine abbiamo trascorso una bella serata in compagnia.

Viaggiare per noi vuol dire questo, incontrare l’altro!

Leggi anche la mia recensione del ristorante su Tripadvisor:

https://www.tripadvisor.it/ShowUserReviews-g644282-d5821348-r583014331-Ristorante_Rosticceria_Italia-Poggibonsi_Tuscany.html

SAN GIMINIANO

E’ un bellissimo borgo antico che si trova a circa 15 minuti in macchina da Poggibonsi.

Prima di partire per la Toscana tutti ci dicevano “se siete nei pressi di Poggibonsi non potete non fare un giro a San Giminiano”, e così fu.

Un pomeriggio, dopo pranzo, andammo a San Giminiano. Il percorso stradale è facile e il paesino ben segnalato, vi renderete conto di essere arrivati vedendo attorno a voi le tante persone e i pullman turistici. Ci sono vari parcheggi, ma quelli che abbiamo trovato noi erano tutti a pagamento.

L’intero borgo è visitabile soltanto a piedi ed è dislocato sopra una collinetta, quindi preparatevi ai numerosi sali e scendi. A me ha ricordato molto San Marino, forse anche perché è uno dei pochi borghi che io abbia visto: stradine strette contornate dai numerosi negozi che vendono souvenir e prodotti gastronomici, piazze con artisti di strada che dipingono o suonano svariati strumenti, bar, ristoranti e una miriade di turisti stranieri che alle cinque del pomeriggio sorseggiano un cappuccino. Sì proprio così. Seduti al tavolino di un bar con cappuccino e biscotti.

Il fulcro di San Giminiano è la piazza principale con attorno le sue torri altissime. Volendo si può anche salire fino in cima, ma noi abbiamo bypassato.

Il borgo si presta per essere fotografato e per due appassionati di fotografia come me e mio papà, è stato come per un bambino essere al parco giochi.

COLLE VAL D’ELSA

E’ il borgo fantasma. Il nulla. Pochissime persone, esercizi commerciali chiusi, locali abbandonati e nessuna segnaletica per raggiungerlo.

Forse perché a maggio non è ancora iniziata la stagione turistica italiana? Forse perché era un giorno infrasettimanale? Assolutamente no, il borgo è letteralmente abbandonato a sé stesso. Il motivo non siamo riusciti a capirlo: ci dissero che la responsabilità è del Comune che non fa nulla per valorizzarlo, ma ogni versione ha bisogno di tempo e approfondimenti per essere ritenuta attendibile.

Fatto sta che una volta arrivati nel paese di Colle Val D’Elsa, abbiamo dovuto chiedere indicazioni su come raggiungere la parte alta arroccata; abbiamo scoperto poi la presenza di un ascensore, nei pressi della piazza centrale, che gratuitamente sale e scende fino in cima.

Appena metterete piede fuori dall’ascensore noterete una scuola. Cosa ci fa una scuola lì su?

Dopodiché, proseguendo il percorso vi accorgerete del nulla. A mio avviso è un peccato, perché il paese arroccato è molto bello. E’ visitabile a piedi. E’ attraversato da una strada principale che ai lati si dirama in tante viuzze secondarie che conducono a scorci paesaggistici o ad abitazioni tipiche.

Per fortuna almeno due ristoranti erano aperti per l’ora di pranzo e siamo riusciti a mettere qualcosa sotto i denti. Tra l’altro le location sono una meraviglia, con terrazze che offrono panorami Toscani stupendi.

Meriterebbe di essere valorizzato maggiormente.

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