SHARM EL SHEIK, PERCHE’ NON MI E’ PIACIUTA!

Vi piacerebbe alloggiare in un mega villaggio-vacanze con tutti i comfort del caso? Vi piacerebbe una vacanza senza dover pensare a nulla, perché hanno già organizzato tutto per voi? Vi piacerebbe crogiolarvi sempre nella stessa spiaggia a due passi dal vostro resort? Allora Sharm El Sheik è la meta che fa per voi. Non per noi però. Mi è mancato lo spirito d’avventura, lo stupore nella scoperta autonoma dei luoghi e quella frenesia euforica che di solito accompagna i miei viaggi.

Non abbiamo mai avuto l’occasione di vedere qualcosa di egiziano, tipico ed autentico: Naama Bay vuole imitare a tutti i costi lo stile occidentale, le escursioni le ho vissute all’italiana, con quella sottile nota di finzione e il cibo, seppur molto buono, era italiano. Cos’ho portato a casa di Sharm El Sheik?

Non è mia intenzione trasmettere un’immagine negativa di Sharm El Sheik; il resort nel quale abbiamo alloggiato (Amphoras Resort) era bellissimo, le zone che abbiamo visitato non erano affatto brutte, ma semplicemente questa meta non soddisfa la mia idea di viaggio. C’è da dire che ho trascorso qualche giorno con febbre e mal di pancia e anche questo non contribuisce ad avere un bel ricordo della settimana trascorsa sul Mar Rosso.

Con il senno di poi, organizzerei una crociera sul Nilo, che faccia tappa ai principali siti archeologici e alle maggiori città, infatti, mi è rimasta molta curiosità per l’Egitto. E visto che in un viaggio, il mare non deve mai mancare, abbinerei il tour a qualche giorno di relax a Marsa Alam, per vedere i dugonghi…

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