UNA SETTIMANA A CORFÙ: LA NOSTRA GUIDA DI VIAGGIO

Corfù non è la nostra metà ideale; è un’isola molto, ma molto turistica, bersaglio di una movida giovane, alla ricerca di locali notturni e bar sulla spiaggia.

Corfù la si raggiunge con voli diretti dall’Italia.

Abbiamo trascorso qui una settimana, grazie ad una super offerta di Easyjet e alla solita “voglia di Grecia”, che ogni anno bussa alla nostra porta.

Ancora non sapevamo che A CORFÙ DI GRECO C’È BEN POCO!

La maggior parte dell’isola è “commerciale”, così come i principali centri abitati, stra-colmi di bar-pizzerie, negozi che vendono gonfiabili colorati, uffici turistici con scritte enormi e bar che suonano le hit del momento…

In viaggio cerchiamo altro; come per esempio la tradizione, l’incontro con le usanze locali e la tranquillità, ma il gradimento di questi luoghi è assolutamente soggettivo, non c’è “giusto” o “sbagliato”, ci sono semplicemente diversi modi di viaggiare.

Corfù, in passato, è stata sotto il dominio italiano per moltissimi anni e questo si percepisce nell’architettura e nel turismo, complice anche la vicinanza al nostro paese.

Ci sono però alcuni punti dell’isola dove si riesce a cogliere maggiormente l’essenza della Grecia, dove ci sono poche persone e dove l’atmosfera è più semplice.

Di seguito vi raccontiamo tutto.

COME GIRARE PER CORFÙ

L’isola è abbastanza grande e per riuscire ad apprezzarla al meglio, consigliamo il noleggio di un mezzo proprio.

Ovviamente dipende dal tipo di viaggio che si vuole fare: Corfù è colma di agenzie turistiche che oltre alle classiche escursioni in barca, organizzano anche gite giornaliere all’interno dell’isola.

Se avete intenzione di fare una vacanza perlopiù sedentaria, visitando solo qualche spiaggia, allora potete optare tranquillamente per i mezzi pubblici. Corfù è ricca di autobus/pullman che, ad orari prestabiliti, fanno da spola da un punto all’altro.

Altrimenti, se non avete voglia di percorre lunghe distanze, è possibile noleggiare lo scooter: mezzo pratico e veloce per raggiungere alcune spiagge.

La nostra scelta è ricaduta, come sempre, sul noleggio della macchina: una Seat Mii che ci ha scarrozzati di qua e di la per sette giorni.

Occorre sottolineare che l’isola è prevalentemente montuosa e, anche le strade principali sono strette e piene di curve, infatti bisogna fare qualche manovra quando si incrociano i pullman dal senso opposto di marcia. La viabilità è comunque buona e i tragitti sono quasi tutti asfaltati; per intenderci, non è la Grecia remota con il fascino e l’agio d’altri tempi che si trova in altre isole.

Dove noleggiare l’auto a Corfù?

Sull’isola troverete moltissimi “rent a car”, praticamente ovunque.

Noi consigliamo Value Plus Car Rental che si trova a pochissimi minuti dall’aeroporto.

Abbiamo prenotato il noleggio della macchina direttamente dall’Italia, tramite Discovercars. Il prezzo del noleggio, per 7 giorni (ad agosto) è stato di 550 euro (comprensivo di full insurance).

DOVE ALLOGGIARE A CORFÙ

Crediamo che qualsiasi luogo possa rivelarsi in posizione ottimale. Tutto dipende da quello che si cerca e soprattutto da come si vuole vivere e impostare il viaggio.

A Corfù non ci sono vere e proprie zone periferiche e si è comunque quasi sempre vicino ai centri urbani, provvisti di ogni servizio (bar, ristoranti, farmacie, ATM, negozi, mini-market ecc.).

Corfù Town (Kerkyra) è la capitale, ma sull’isola ci sono molti altri centri turistici, come ad esempio, Paleokastritsa, Ipsos, Sidari, Kavos, per citarne alcuni.

Noi abbiamo soggiornato a Barbati, una località tranquilla, a circa 4 chilometri da Ipsos. Il paesino è minuscolo e si estende in verticale, sul litorale montuoso (caratteristica da non sottovalutare).

Per quanto riguarda l’alloggio, consigliamo Nikos – Eleni Apartments prenotato circa due mesi prima su Booking.com

TAVERNE GRECHE A CORFÙ

Come scritto più volte, abbiamo un debole per la cucina greca. Quel retrogusto di foglie di vite, i sapori genuini della terra, il miele, lo yogurt cremosissimo… tutto questo ci fa letteralmente impazzire!

Per non parlare delle classiche taverne, cultura e tradizione, uno dei punti fondamentali dei nostri viaggi in Grecia.

Abbiamo però imparato che ogni isola ha le sue peculiarità e che la cucina greca ha numerosissime sfaccettature.

La cucina corfiota, a differenza di altre isole, è caratterizzata da portate più piccole, servite spesso nelle classiche terrine; peculiarità che invita ad ordinare diverse pietanze, riempiendo il tavolo di numerosi assaggi. In certi momenti ci ha ricordato le tipiche “tapas” spagnole.

A Corfù, per esempio, non abbiamo mai trovato le foglie di vite ripiene di riso; per contro abbiamo fatto vere e proprie scorpacciate di feta, cucinata in vari modi.

Per quanto riguarda le taverne greche, invece, occorre fare un discorso più approfondito.

Siamo in Grecia, ma qui è difficile trovare la vera “family tavern”, ricca di sapori, cultura e tradizione. Sull’isola infatti spiccano i classici ristoranti all’italiana, pizzerie e piccoli chioschi che vendono i classici “pita gyros” a pochi euro.

Le vere taverne greche occorre cercarle, spesso nascoste all’interno dell’isola, lontano dal lungo mare turistico e commerciale.

Vi suggeriamo alcuni posti dove, per l’ospitalità e per il gusto, ci siamo sentiti davvero in Grecia:

  • Taverna O Foros, si trova a Palea Peritheia, un antico villaggio quasi abbandonato, con qualche casa diroccata e poco altro. Sono presenti due o tre taverne e un negozietto che vende prodotti locali. Il luogo è suggestivo e inconsueto. In questa tipica taverna abbiamo ritrovato i sapori della nostra amata Grecia. Consigliatissima la feta al forno.
  • Taverna To Aloni Tou Soukiou, si trova a Livadi, un paesino distante dal mare, in direzione Cabo Drastis. Qui si capisce realmente il significato della “family tavern”: non esiste alcun menù, ma saranno serviti i piatti che i padroni di casa cucineranno quella sera. Nonostante sia diventato un luogo turistico, l’atmosfera resta famigliare e conviviale, tipica della Grecia.
  • Taverna Totsipouradiko, nel centro storico di Corfù Town. Malgrado il gran numero di turisti che ogni sera attende il proprio turno per sedersi, è riuscita a mantenere intatta la tradizione. Qualche tavolo spartano e un menù che ripropone i sapori locali, il tutto accompagnato da alcuni ragazzi che suonano musica greca dal vivo.
  • Taverna Troumpeta, la nostra preferita! Si trova nei pressi dell’omonima località. La taverna, esteticamente, non presenta particolari caratteristiche, ma l’accoglienza e la spontaneità fanno intuire immediatamente di essere arrivati nel posto giusto. La clientela è prevalentemente greca. Qui è d’obbligo assaggiare la moussaka, superlativo anche lo yogurt.
  • Taverna A la Palea, si trova in montagna, precisamente a Strinilas. È un’esperienza da provare: degustare i piatti della tradizione greca, immersi in un paesaggio di montagna. La nostra cena è stata accompagnata da un bel temporale, che ha reso l’atmosfera ancor più originale e suggestiva. Assaggiate il sofrito, è squisito.

La nostra idea di “taverna greca” si basa anche sulle cifre contenute che di solito ci si ritrova a pagare. Corfù però ha smentito questo caposaldo, facendoci spendere circa 45 euro a coppia per ogni cena. Non si tratta di cifre esorbitanti, ma per essere in Grecia, le abbiamo trovate un po’ più alte rispetto ad altre località.

L’isola offre comunque un’ampia scelta di ristoranti e ce n’è per tutte le tasche; sicuramente nei centri di maggior affluenza turistica si trovano anche prezzi più convenienti, scegliendo formule take-away o acquistando i classici pita gyros.

Se state cercando un buon bakery, andate da Melisito (località Dafni Towards Armenades, in direzione Porto Timoni), oppure da Zaxaponaazteio (località Mattheos).

LE SPIAGGE DI CORFÙ E I LUOGHI DA NON PERDERE

Trascorrendo una settimana a Corfù, sarà quasi impossibile riusicre a vedere tutto, le distanze a volte sono considerevoli e le spiegge un’infinità. Per questo occorre informarsi un pò prima di partire e stilare una “to do list”, in modo da ottimizzare i tempi.

Premesso che l’isola è super turistica, segnaliamo alcuni luoghi, dove siamo riusciti a godere un po’ di pace e tranquillità:

Avlaki beach, una baia di ciottoli, a nord-est dell’isola. La spiaggia gode di una zona libera, e una attrezzata con qualche ombrellone e lettino. Non si incontra mai troppa gente ed è adatta per chi cerca calma e relax.

Halikounas beach, una lingua di sabbia che si estende tra il mare e il lago Korission. È la nostra spiaggia preferita; è talmente lunga che in alcuni punti sembra deserta. Sono presenti due bar, che dispongono anche di ombrelloni e lettini a pagamento, il resto è tutta zona libera. È una spiaggia piuttosto ventosa e si pratica kitesurf. È il posto giusto per assaporare l’aria di mare, lontano dalla confusione e dalla calca di gente.

Astrakeri beach, una spiaggia greca. Si trova all’estremo nord dell’isola ed è poco frequentata. È quella che più di tutte ha evocato la nostra idea di Grecia. Qualche ombrellone di paglia e tanta tranquillità.

Cabo Drastis, consigliatissimo al tramonto. Si tratta di un punto panoramico, dove la presenza delle falesie abbellisce ancor di più il contesto. Il colore chiaro della roccia, riflette le sfaumature della golden-hour e lo spettacolo è assicurato.

Doukades, un paesino dalle dimensioni abbastanza ridotte, che sorge lontano dal mare. Non abbiamo avuto il piacere di passeggiare al suo interno, ma attraversandolo in macchina ci ha dato l’idea di un posto tranquillo e tradizionale.

Altre spiagge degne di nota (e ben frequentate dal turismo):

  • Barbati beach, sassosa, attrezzata e molto frequentata.
  • Ipsos beach, una striscia di spiaggia sassosa lungo la strada principale. È uno dei luoghi per eccellenza della movida corfiota, frequentata soprattutto dal turismo italiano.
  • Mirtiotissa beach, l’unica spiaggia dove si pratica il nudismo. Si tratta di una piccolissima baia, protetta dalla scogliera che le fa da sfondo.
  • Glyfada beach, la classica spiaggia super frequentata e dotata di ogni servizio.
  • Rovinia beach, la si raggiunge con una breve camminata. È una caletta composta da ciottoli. Non è presente alcun servizio, se non una piccola imbarcazione, attraccata a riva, che funge da bar.
  • Porto Timoni, un luogo da non perdere. Due baie contrapposte, incastonate tra la vegetazione, ai piedi dell’altissima scogliera. Raggiungere Porto Timoni richiede un po’ di fatica: occorre parcheggiare nei pressi dell’omonimo ristorante, e percorrere un sentiero (un po’ dissestato), che conduce alle due spiagge sassose. La durata della camminata è di circa 30 minuti e la salita richiede un po’ di sforzo fisico, soprattutto se fa molto caldo. Le calette non sono attrezzate e giù non troverete alcun servizio.
  • Sidari (Canal D’amour), situato nel centro dell’animazione turistica. È un luogo tutt’altro che romantico, contornato da hotel, bar e piscine che organizzano aperitivi e suonano le canzoni dell’estate. Qui tutto ruota attorno alla parola “divertimento”. Il luogo è roccioso e la caletta ospita solo pochi ombrelloni.

Per quanto riguarda le escursioni in barca c’è l’imbarazzo della scelta. Ovunque si trovano baracchini che propongono gite giornaliere: sulle coste della vicinissima Albania, presso le baie nascoste di Corfù, oppure verso le isole meridionali Paxos e Anti Paxos.

Stavolta abbiamo declinato ogni tipo di proposta, optando per il noleggio autonomo della barca.

L’abbiamo noleggiata a Paleokastritsa, da Spiros & Thomas Boats for rent. Il prezzo per due ore è di circa 90 euro (escluso il carburante).

Abbiamo costeggiato il litorale, in direzione sud, arrivando fino a Ermones Beach. Lungo il tragitto troverete tantissime calette semi deserte, tra cui anche la famosa Chomi beach. Abbiamo sostato nei pressi di Gyali beach, aprofittando di un bel bagno in quell’acqua stupenda.

Occorre ricordare che la barca non può avvicinarsi alle spiagge, mantenendo una distanza minima di almeno 30 metri.

Infine, consigliamo di trascorrere una serata nella capitale, passeggiando tra le viuzze del centro, stracolme di negozi , souvenir di ogni tipo, bar, ristoranti e gelaterie.

Qualche consiglio sull’acquisto dei souvenir: i negozi che propongono articoli corfioti sono moltissimi, situati soprattutto nei maggiori centri urbani.

A noi piacciono i classici workshop, ovvero quei negozietti locali che dispongono di un loro laboratorio. Si tratta spesso di artigiani della zona, che realizzano oggetti a regola d’arte. Acquistare oggetti di artigianato locale non solo vi permetterà di avere tra le mani pezzi unici, ma contribuisce all’economia del luogo, salvaguarda la tradizione e aiuta i piccoli imprenditori.

Tre workshop da non perdere:

  • Corfu pottery ceramics workshop
  • Valanion Olive Tree Products
  • Olive Wood handcraft

Viaggiare insegna sempre qualcosa, ogni esperienza genera cultura. A Corfù è mancata un po’ la convivialità che solitamente caratterizza il popolo greco, la semplicità dei luoghi e i capisaldi della cucina locale; nonostante ciò abbiamo visitato posti stupendi e fatto ancora più chiarezza su chi voler essere e chi no. Sicuramente Corfù non fa per noi, ma non è detto che sia così per tutti, il viaggio è totalmente soggettivo.

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