MILOS: SPIAGGE, PUNTI D’INTERESSE E COSA VEDERE

Milos è una meta da veri intenditori!!

E’ la frase che ho continuato a ripetere per giorni e giorni. Per riuscire ad apprezzare Milos occorre andare oltre le apparenze e gli stereotipi di “isola greca“. Alcune persone, conosciute in traghetto, ci hanno detto che Milos non li aveva entusiasmati perché per loro si è rivelata “poco greca“. Ma cosa intendiamo con l’aggettivo “greca“? Se ci si aspetta di trovare soltanto gli scorci tipici delle isole Cicladi (bel mare, paesini bianchi, bouganville e cupole blu) si rimarrà  forse delusi. Milos, come tante altre è di origine vulcanica, è “l’isola dai mille colori“, dove le rocce minerarie hanno assunto svariate tonalità; non mancano certo i paesini con le case bianche e le chiese con la famosa cupola, ma senza spiccare nel contesto. Per noi quest’isola si è rivelata estremamente “greca“, ancora autentica, selvaggia e poco toccata dal turismo. Tutto dipende dalle aspettative e dagli occhi con cui la si guarda!!

Milos nasconde una varietà di luoghi esclusivi, strani e inconsueti che fanno dell’isola un vero e proprio “gioiello” per chi, come noi, cerca la Grecia tradizionale, ma allo stesso tempo originale, dove la natura fa da padrona.

Muoversi qui è come percorrere le rotaie di una vecchia miniera a bordo di un carrettino impazzito. La strada asfaltata e lineare lascia immediatamente il posto ai lunghi sentieri sterrati e ai sali e scendi, a volte quasi impercorribili, ma dietro ogni curva è una sorpresa: il nulla dei terreni brulli ed apparentemente inospitali, si accosta subito alle spiagge incontaminate o ai paesini minuscoli con le syrmata dalle porte colorate”.

Mentre la costa a sud è più tranquilla e indicata per la balneazione, la costa a nord è più selvaggia e impervia. Al nord, al di là delle belle spiagge, di particolare interesse e da non perdere ci sono:

-Papafragas, un alta scogliera in cui il mare ha creato grotte e rocce dalla forma curiosa e suggestiva.

-Mandrakia, un piccolo porticciolo di pescatori che ospita le classiche syrmata e un’ottima taverna.

-Firopotamos, dove, oltre alla spiaggia e alle sempre presenti syrmata, c’è una tipica chiesetta e una particolare “porta” arroccata sul mare, che sembra un richiamo per noi amanti della fotografia.

…E che dire di Sarakiniko? Un posto seducente, appariscente, elegante, imponente e potrei trovare altri mille aggettivi. Una distesa di roccia bianchissima, scolpita dal vento, che si affaccia dritta sul mare, dove si sono create grotte e una piccolissima baia che rende la zona balneabile. A Sarakiniko occorrono sul serio gli occhiali da sole: il bianco che si riflette con la luce del sole è quasi accecante. Se non fosse per il caldo, sembrerebbe di camminare sui ghiacciai innevati…

Noi qui non siamo riusciti a stare fermi neanche dieci minuti; la curiosità era troppa e la paura di perdere anche un solo punto di quella meraviglia ci ha costretti a muoverci in continuazione. Tuffi e pose da cartolina hanno obbligato la mia Pentax ad un duro lavoro… Fantastico! 

E alla domanda “come hai fatto a tuffarti da così in alto!?” la risposta è stata “…l’importante è non pensarci…”. Una follia? …che adrenalina!!!

La zona est di Milos è spoglia e arida. Non ci sono abitazioni e si trovano davvero pochissime persone, ma i sentieri sono percorribili e dietro ogni angolo può esserci una sorpresa, vale la pena addentrarsi!

Una delle zone che più ci incuriosiva era senza dubbio, Sulfur Mines, l’antica miniera, a est dell’isola, che dopo l’esplosione di tanti anni fa è rimasta abbandonata a sé stessa, con carrettini, argani e scale traballanti. Un luogo che ha dell’incredibile, qui si respira quell’atmosfera di abbandono, dove il tempo sembra essersi fermato. Abbiamo “curiosato” tra quelle rovine, in un silenzio surreale, riportando alla mente la dura vita di quei poveri minatori.

La zona ovest, invece, è letteralmente impraticabile, la scogliera prevale e le strade sono quasi inesistenti. Conviene raggiungere i punti di maggior interesse (Kleftiko e Sikia)  via mare. (Per saperne di più sulla nostra escursione a Milos, leggi anche Thalassitra )

Milos è caratterizzata dalla sua baia grandissima. Diversamente da quanto si possa pensare, al suo interno il mare non è sempre calmo, ma l’acqua è limpidissima e raggiunge una temperatura piacevole. Oltre a diverse spiagge, la grande baia, ospita il porto di Adamas (propulsore turistico) Klima, Skinopi ed Emborious.

Possiamo definire Klima come un “lungo mare” caratterizzato da una lunga fila di syrmata (le caratteristiche rimesse per le piccole barche dei pescatori) che si estendono dal pelo dell’acqua. Oggi alcune delle syrmata di Klima sono state trasformate in negozi di souvenir e altre in piccoli studios. Klima è pittoresca, folkloristica e allo stesso tempo tradizionale. Seppur turistica, è riuscita a mantenere quell’aria semplice e genuina che la rende ancor più affascinante.

Skinopi… “non c’è proprio niente“, ci siamo detti. Solo cinque o sei syrmata dai colori freddi, ma alla fine n’è valsa la pena. Infatti, secondo noi i posti dove apparentemente non c’è “niente”, sono quelli che in realtà regalano più emozioni al viaggiatore… e così è stato.

Emborious, situato dalla parte opposta della baia rispetto a Klima, è un luogo remoto, difficile da raggiungere e frequentato quasi esclusivamente per la sua ottima taverna sul mare dal medesimo nome. E’ qui che si trova la caratteristica “torretta” bianca sul mare, che si riconosce raffigurata in molti oggetti di artigianato.

Meritano comunque una visita tutti i paesini di Milos: Plaka che è il capoluogo, Pollonia, Triovassalos, Tripiti e Zefyria.

Milos vanta moltissime SPIAGGE, qualcuno afferma siano addirittura una settantina. Niente paura, l’isola è tranquillamente visitabile in poco più di una settimana, le distanza sono brevi.

Le spiagge balneabili situate a sud sono:

Provatas, una spiaggia balneabile e particolarmente adatta per le famiglie.

Firiplaka, con il suo faraglione di fronte che le dà quel tocco in più. E’ una spiaggia balneabile e se si cammina oltre le rocce, oltrepassando il faraglione, si raggiunge una baia più intima e solitaria.

Tsigrado, la spiaggetta dalle dimensioni ridotte. Conviene arrivare presto al mattino per riuscire a trovare il posto. Raggiungerla non è così semplice, occorre percorrere un sentiero tra le rocce con corde e scale di legno.

Kiriaki, la spiaggia dai sassolini bianchi che noi abbiamo soprannominato “spiaggia dei confettini“. 

Paleochori, classica spiaggia super-turistica e affollata, con ombrelloni e musica da happy-hour.

Nella zona a est abbiamo raggiunto solo una spiaggia:

Cape Kastana, per noi la più “bella“. Non è facile da raggiungere, ma è la più selvaggia in assoluto e la più remota, qui non hanno segnale neanche i cellulari. Un posto fuori dal mondo!

La parte settentrionale presenta più scogliere, il mare è più mosso, ma si può trovare comunque qualche bella spiaggetta riparata e poco frequentata:

Pachena

Alogomandra

Mitakas

Firopotamos

Plathiena

Le spiagge della grande baia di Milos sono:

Papakinou

Achivadolimni

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