MAURITIUS, UN’ISOLA DA ESPLORARE!

Una delle cose che abbiamo apprezzato di più a Mauritius è la gentilezza e l’estrema cordialità dei suoi abitanti.

La maggior parte della popolazione è di origine indiana, ma sono presenti anche altre minoranze francesi e africane.

Questo mix di culture ha dato luogo ad una nazione pacifica, che vive in perfetta sintonia con le sue diversità.

Siamo rimasti otto giorni su quest’isola, un tempo sufficiente per esplorarla in lungo e in largo.

Abbiamo affittato un appartamento a Flic-en-Flac, da una signora del posto gentilissima e abbiamo girato Mauritius a bordo di un’auto noleggio.

La guida è al contrario rispetto all’Italia, ma ci si abitua velocemente. La viabilità è ottima e le strade sono sempre asfaltate.

In prossimità dei grandi centri abitati il traffico si fa più intenso, ma nel complesso è tutto estremamente vivibile.

Flic-en-Flac è la zona perfetta dove soggiornare, la sua posizione centrale la rende funzionale per ogni spostamento. È un paesino accogliente dove poter vivere il viaggio “like a local” e avere molti servizi a portata di mano, come ristoranti locali, botteghe gastronomiche e “Jumbo Express” (il supermercato dove andavamo spesso a fare spesa).

Il nostro appartamento

Pensando all’isola ci vengono in mente gli infiniti campi dove si coltiva la canna da zucchero; ci si ritrova spesso a guidare tra gli alti steli, su strade che si snodano tra la vegetazione.

Al contrario di quanto si possa pensare, Mauritius non è circondata da palme da cocco e la vegetazione, seppur lussureggiante, non rispecchia esattamente la nostra idea di “posto esotico”. Prevalgono le “Casuarine” ovvero alberi simili alle conifere.

Il territorio è piuttosto pianeggiate, con la presenza di alcuni rilievi vigorosi che vivavicizzano il contesto e si contrappongono alle sfumature verdacquee dell’oceano.

È un’isola tutta da scoprire!

Per conoscere meglio la sua flora locale e le specie endemiche, è interessante una visita al giardino botanico “PAMPLEMOUSSES”, situato nella parte settentrionale dell’isola. Si possono osservare moltissime varietà e ascoltando le parole delle guide turistiche, ci si accorge che gran parte della vegetazione è stata importata durante l’era del colonialismo.

Giardino Botanico Pamplemousses

A Mauritius non abbiamo avuto modo di assaggiare molta frutta tropicale, al contrario abbiamo visitato interi mercati di spezie e ortaggi.

PORT LOUIS è la capitale. Non possiede particolari luoghi degni d’interesse, ma vale sicuramente la pena una visita. Da un lato sorge il cosiddetto “waterfront”, che corrisponde alla zona moderna, mentre dalla parte opposta si trova la città “vecchia”, fatta di edifici grigi e strade trafficatissime.

Port Louis

A Port Louis si trova il CENTRAL MARKET, il più noto mercato dell’isola. Ci è piaciuto curiosare tra i banchetti di coltura locale, dove gli abitanti acquistano ortaggi e spezie; prevale il profumo intenso di coriandolo e di vaniglia. All’interno si trovano numerose botteghe gastronomiche dove acquistare cibo locale take-away. Abbiamo assaggiato il dholl puri, un piatto tipico (simile ad una piadina arrotolata), ripiena con legumi e salse rosse. Un gusto ottimo al prezzo di circa 30 centesimi. E proprio perché crediamo che i mercati locali siano fondamentali per conoscere la vera anima di un paese, al Central Market abbiamo avuto modo di scoprire l’Alouda, una bevanda dolciastra a base di latte… deliziosa!

Central Market

Per quanto riguarda invece i prodotti di artigianato locale consigliamo il “craft market”, situato nel waterfront, sulla famosa via degli gli ombrelli. Con un ottimo rapporto qualità-prezzo, è possibile acquistare pezzi unici a prezzi sicuramente più abbordabili.

Ogni lunedì, nella cittadina di MAHEBOURG (a sud-est dell’isola) ha luogo un ulteriore mercato locale, più simile ai nostri settimanali.

Poco distante da qui sorge la più antica fabbrica di biscotti: la BISCUITERIE H. RAULT.

La sua ricetta, unica al mondo, prevede l’utilizzo di soli tre ingredienti: manioca, zucchero e aroma naturale. Sono davvero squisiti.

È possibile prendere parte ad una visita guidata di circa 20 minuti, dove osservare l’intero processo di lavorazione. Al termine è prevista una graditissima degustazione, oltre all’acquisto del prodotto.

Biscuiterie H. Rault

Avete mai visto la terra assumere 7 colori? Il geoparco di CHAMAREL è uno dei luoghi più incantevoli di Mauritius.

Si accede direttamente in macchina ed è necessario il pagamento di un biglietto d’ingresso. Ci sono diversi percorsi, tra cui anche un trekking a piedi. Noi abbiamo optato per la visita alla bellissima cascata che spunta tra la vegetazione rigogliosa e alla sorprendente terra colorata. È un luogo dove il terreno assume naturalmente più colorazioni che vanno dal marrone, al viola, fino ad arrivare al giallo.

Chamarel

A Mauritius convivono pacificamente religioni differenti.

La maggior parte della popolazione è induista, ma sono presenti anche cristiani e musulmani.

La tolleranza e il rispetto stanno alla base di tutto; andando in giro per l’isola si trovano spesso luoghi di culto accessibili anche ai non fedeli.

Abbiamo visitato la moschea di Port Louis e la fotografatissima chiesetta dal tetto rosso a CAP MALHEUREUX.

Cap Malheureux

I templi indù compaiono davvero ovunque: GANGA TALAO, nei pressi del lago Grand Bassin, è il più noto di Mauritius. Si narra si sia formato da alcune gocce del Gange. È un importante luogo di pellegrinaggio.

Il sito è davvero molto bello e le imponenti statue delle divinità caratterizzano il contesto. Il forte odore di incenso, i doni agli dei e i riti religiosi completano la sacralità del luogo. È stato per noi un momento davvero interessante e carico di curiosità.

Ganga Talao

Durante i week-end gli isolani frequentano le spiagge e non mancano pic-nic in famiglia fino a tarda notte. È un momento di relax e di divertimento, dove indossare abiti da festa e assaporare la bellezza della socialità di fronte al mare. Per l’occasione i baracchini take-away in prossimità delle spiagge restano aperti fino a tardi.

Il mare a Mauritius è superlativo. La barriera corallina rende calme le sue acque, che si colorano di infinite sfumature verdazzurre. Le spiagge sono tutte di sabbia chiarissima, arricchite da una graniglia di coralli.

In prossimità dei resort turistici il contesto è stato valorizzato con l’aggiunta artificiale di palme da cocco, ricreando classici luoghi da sogno.

Le Morne Beach

Nelle medesime spiagge esistono anche “zone libere”, dall’aria più semplice e comune, accessibili dalla strada attraverso una brevissima camminata tra conifere, aree pic-nic e baracchini gastronomici.

La zona nord-ovest è sicuramente più turistica e attrezzata, mentre la parte sud-est risulta più naturale e tranquilla.

Di spiagge a Mauritius ce ne sono moltissime, di seguito quelle che abbiamo avuto modo di visitare:

FLIC EN FLAC BEACH

TAMARIN BEACH

LE MORNE BEACH (una delle nostre preferite)

GRIS GRIS BEACH

BLUE BAY (parco marino)

POINTE D’ESNY (la nostra preferita)

TROU-AUX-BICHES

BELLE MARE BEACH (una delle nostre preferite)

Una giornata all’ISOLA DEI CERVI è d’obbligo, raggiungibile in dieci minuti di barca. Dal porticciolo di Trou D’Eau Douce partono taxi-boat che fanno continuamente la spola tra le due isole. Il ticket costa circa 20 euro a persona (andata e ritorno) e si acquista direttamente alle biglietterie del porto.

L’isola dei Cervi è iper turistica e di conseguenza molto frequentata. Sono presenti bar, spiagge con ombrelloni e lettini, sport acquatici e un negozietto di souvenirs. Le dimensioni ridotte permettono di esplorarla tranquillamente a piedi. Passeggiando sul bagnasciuga è possibile trovare insenature più appartate, con un paesaggio da cartolina. La peculiarità sono le lingue di sabbia bianca che si estendono tra le acque basse e cristalline. Il colore dell’oceano tende al verde, poiché riflette la ricca vegetazione.

Isola dei Cervi

Uno degli aspetti fondamentali di Mauritius è la cucina locale, diventata ben presto parte integrante del nostro viaggio. Bryani, dholl puri, roti, faratha, samosa, gamberi in salsa agrodolce, mine, boulettes, sono alcuni dei piatti che abbiamo assaggiato nei vari ristorantini local o nei baracchini take-away. Amiamo il cibo di strada ed è un buon modo per scambiare qualche parola con le persone del posto, oltrechè osservare i processi di preparazione.

Per un pranzo veloce consigliamo “Chez BB”, uno di quei posticini super “local” che ci piacciono da impazzire. La signora (per di più gentilissima) cucina al momento ed è possibile osservarne le tecniche e gli ingredienti. La location è casereccia e i piatti davvero squisiti. E’ stato per noi uno dei momenti più significativi del viaggio.

Chez BB

Dove cenare a Flic en Flac?

  • La Marmite Mauricienne (ristorante locale a gestione famigliare, il nostro preferito);
  • Zub express (ristorante indiano-musulmano);
  • Escalier Grill and Restaurant (ristorante locale);
  • Ah Youn (ristorante orientale frequentato dalle persone del posto).

Siamo stati a Mauritius nel mese di agosto e nonostante sia sconsigliato a causa del tempo instabile, abbiamo sempre goduto di un buon clima, caldo e soleggiato. Abbiamo trascorso gran parte delle giornate in spiaggia, talvolta facendo anche il bagno nelle acque dell’oceano. Ogni tanto qualche temporale bagnava l’isola nel tardo pomeriggio, ma lasciava immediatamente il posto ad un bel cielo stellato. Nelle zone interne la nuvolosità era più frequente, così come qualche goccia di pioggia in più. Siamo convinti che il tempo atmosferico durante i viaggi dipenda spesso dalla fortuna!

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