DUE GIORNI TRA PINGUINI, SQUALI E BALENE: CAPE TOWN E HERMANUS

In questa zona del Sud Africa saltano all’occhio i panorami mozzafiato, i paesaggi infiniti che si estendono tra l’Oceano e le montagne; appaiono armoniosi, seducenti e un po’ nostalgici.

Abbiamo trascorso una sola giornata a Cape Town. Questa grande città racchiude talmente tante bellezze che forse non basterebbe una settimana per visitarla.

Il pochissimo tempo a disposizione ci ha obbligati a fare una scelta, tralasciando le conosciutissime Table Mountain.

Abbiamo cominciato la giornata a Muizenberg Beach, una spiaggia enorme dove spiccano le cabine in legno tutte colorate, diventate ormai un’icona del Sudafrica.

A circa 15 chilometri di distanza si trova la famosissima Boulders Beach, ovvero la spiaggia dei pinguini. Si accede previo pagamento di un ticket alle casse. La zona non è balneabile e si cammina su passerelle in legno per preservare il contesto e per non disturbare troppo questi simpatici animali, che sembrano convivere perfettamente con il gran numero di persone che ogni giorno si reca qui per loro.

Nel biglietto è compreso anche l’accesso alla baia adiacente, quest’ultima balneabile e contornata dai tipici massi arrotondati.

Abbiamo poi trascoso il pomeriggio al Waterfront, la zona turistica del porto.

Questa città è un doppio gioco tra la bellezza della natura e la disillusione delle zone periferiche.

Gran parte di Cape Town non è altro che una miriade di baraccopoli.

A bordo della nostra Renault Kwid, il navigatore ci ha erroneamente condotti nei pressi di Philippi Brown’s Farm, una delle tantissime township a sud-est della città. Non è una zona sicura, soprattutto per due viaggiatori in solitaria, ma abbiamo avuto modo di vedere la doppia faccia di Cape Town: qui ci sono solo lamiere e rifiuti, persone che camminano scalze sul ciglio della strada, sorrisi sdentati e occhi disperati che sbucano da volti nerissimi.

Abbiamo percorso questa strada in silenzio, facendo lo slalom tra camion da lavoro e semafori rossi, cercando di evitare per quanto possibile il traffico lento; non eravamo tranquilli a stare qui. La forte disparità sociale alimenta il crimine violento.

E qui ho capito che la libertà ha effetto boomerang: quando viene a meno la libertà di qualcuno, prima o poi viene a mancare anche la propria. La povertà economica di molti limita anche i privilegi di alcuni, perché in questa città non si è liberi di girare ovunque, non si è liberi di mostrare oggetti di valore, non si è tranquilli a guidare di notte, non si è liberi di poter fare un sorriso a chiunque.

Poco distante da tutto questo poi sorge il Waterfront, il quartiere alla moda che si trova nei pressi del porto. Architettura in stile inglese, negozi di souvenir, bar e ristoranti, un enorme centro commerciale e la ruota panoramica che lo contraddistingue. Un luogo dove tutto sembra essere al posto “giusto”, dove l’eccesso è addirittura fastidioso. È il posto dei turisti, un luogo di facciata, dove nascondere i grandi problemi di questa città.

Mi chiedo come si possa vivere qui, come se nulla fosse, sapendo che a pochi chilometri ci sono persone che vivono nelle baraccopoli, persone come noi, con i nostri stessi desideri, che sperano in un futuro migliore.

Il giorno seguente abbiamo lasciato tutto questo e ci siamo spostati a Hermanus, una cittadina tranquilla, dove ogni attività sembra essere collegata all’Oceano.

Qui la parola d’ordine è “whale watching. Nel tardo pomeriggio non è raro vedere le balene direttamente dalla scogliera.

Abbiamo preso parte ad un tour organizzato che comprendeva un giro in barca per l’avvistamento delle balene e un’uscita pomeridiana per l’immersione in gabbia con gli squali.

Vedere gli animali in libertà è sempre un’emozione indescrivibile.

Le balene nuotavano a pelo d’acqua vicino alla barca e poi si inabissavano mostrando la loro grande pinna caudale.

Gli squali invece si sono fatti attendere un po’ di più. Gansbaai, a pochissimi chilometri da Hermanus, è uno dei luoghi più famosi al mondo per l’avvistamento di questi predatori, aimè oggi lo squalo bianco è quasi scoparso da queste acque, ma abbiamo avuto modo di vedere altri esemplari di 4/5 metri.

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Per questa escursione in barca ci siamo affidati all’agenzia locale Ivanhoe Sea Safari’s (tramite il sito getyourguide.it ).

A Cape Town abbiamo alloggiato all’Hotel Verde, nei pressi dell’aeroporto; è un’ottima struttura, consigliata per chi come noi sosta pochissimo tempo in città e ha in programma arrivi e partenze serali.

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