DUE SETTIMANE A FUERTEVENTURA: QUALCHE INFO PRATICA

Quanto mi mancava un viaggio così?!

Un viaggio in terra spagnola che però, sà di Africa…

Fuerteventura è un’isola vulcanica di oltre 1600 chilometri quadrati, fa parte delle Canarie ed è prevalentemente brulla e desertica.

Appena saliti in macchina, in direzione sud, ci siamo immediatamente resi conto che stavamo attraversando paesaggi simili a quelli dell’Africa settentrionale, complice la radio che sintonizzava frequenze dal Marocco (forse siamo in astinenza da “viaggio in Africa”, forse siamo noi che vediamo ovunque un po’ di “Africa”, non lo so, ma a noi Fuerte ha fatto subito questo effetto).

Già dal finestrino dell’aereo ci si rende conto della sua quasi totale assenza di vegetazione, che lascia il posto a stradoni di asfalto nerissimo che si snodano tra le alture (mai eccessive) di roccia vulcanica.

Fuerteventura sud

Se dovessi pensare ai colori dell’isola, direi che sono l’oro delle spiagge e il nero della roccia, un mix che fa di Fuerte un vero splendore.

La sua forma, un po’ allungata, permette di suddividere il viaggio tra la “parte nord” e la “parte sud”, tra loro leggermente diverse; infatti, se l’area centro-settentrionale è un po’ più turistica, la parte meridionale è più desolata e impervia.

Fuerte è una distesa di roccia scura, ricoperta in parte da sabbia dorata e circondata dalla schiuma bianca dell’Oceano perennemente agitato.

Qua e là sorgono alcuni paesi perlopiù turistici (tra cui anche Puerto del Rosario che è il capoluogo); li si riconosce dall’agglomerato urbano che si differenzia abbastanza dal contesto naturale dell’isola.

Fuerte, in pochissimi chilometri, riesce ad abbinare il relax della spiaggia balneare, all’inquietudine dei vulcani ben visibili.

Fuerteventura sud

E’ un’isola che a nostro avviso offre diverse opportunità; dal kitesurfing, alle passeggiate tra i bassi rilievi montuosi, alla quiete delle spiagge di sabbia dorata, fino alla scoperta dei luoghi più remoti.

A Fuerteventura si respira quell’aria di libertà, quello stile di vita lento e rilassato. Ai panorami deserti e aridi si accosta uno stile di vita giovane, da “surfer”, dove ciò che importa non è tanto il lusso, ma vivere intensamente ed emozionarsi ogni giorno. Non per niente, una delle icone di Fuerte è proprio il minivan con la tavola da surf.

Qualsiasi sia la descrizione di Fuerteventura, risulterà sempre riduttiva, dal momento in cui ha infinite sfaccettature, a partire proprio dal suo clima.

Il gradimento dei luoghi è proporzionale al tempo atmosferico del momento: la pioggia e il cielo grigio possono trasformare una spiaggia caraibica in un posto tetro e misterioso, così come una bella giornata di sole può rovinare il fascino di un luogo abbandonato in montagna, dove ci si aspetterebbe un bel temporale a far da cornice al contesto. Insomma, il meteo influisce sull’estetica e sulle emozioni che possono suscitare diversi posti.

Diciamo che, la presenza, l’assenza, la provenienza, l’intensità e la tipologia della luce, possono cambiare tutto e modificare drasticamente i colori dei paesaggi.

Facciamo questa premessa, forse un po’ banale, per far capire meglio che nella pianificazione di un viaggio a Fuerteventura, il clima non è affatto un fattore da sottovalutare.

Fuerteventura sud

Iniziamo subito dalla classica domanda “ma è vero che a Fuerte c’è sempre il vento forte?

La risposta è abbastanza complicata, poiché non tutte le giornate sono uguali e soprattutto dipende dalla percezione che ognuno di noi ha del vento. E’ un argomento abbastanza soggettivo.

Noi, personalmente, non ce la sentiamo di accostare, in maniera assoluta e convenzionale, quest’isola al vento.

Abbiamo trascorso a Fuerteventura due settimane nel mese di luglio e solo due giorni abbiamo percepito il vento davvero molto forte; per il resto è sempre stato presente, ma in modo piacevole, tanto che ci ha permesso di stare ore sotto il sole senza mai sudare.

Dunque il vento c’è, è una costante, ma non sempre può essere considerato ostile.

Le temperature sono miti, non toccano mai gli eccessi; in spiaggia si sta tranquillamente in costume, mentre alcune sere occorre il giacchino leggero e i pantaloni lunghi (soprattutto se si cena fuori).

Per quanto riguarda la “vita da mare”, a luglio si fa il bagno, ma è da mettere in conto che l’acqua è un po’ più fredda di quella che troviamo nelle classiche isole del Mediterraneo.

Il cielo è quasi sempre azzurro, ma mai completamente privo di nuvole.

Noi abbiamo trascorso qualche giorno di cielo totalmente coperto, ma anche questo ha il suo fascino.

Facciamo ora un discorso a parte per quanto riguarda la “calima”: è un evento atmosferico più unico che raro, ma che abbiamo avuto il “privilegio” di vivere in prima persona.

Si tratta di un vento caldo proveniente dal continente africano, che porta sull’isola la sabbia del vicino Sahara, formando una cappa allucinante. La calima è caratterizzata da totale assenza di vento, caldo torrido, colori giallastri nell’aria, foschia e scarsa visibilità.

Può durare anche più giorni; noi abbiamo avuto “il piacere” di viverla per tre giorni, nel sud dell’isola.

Playa de Sotavento durante la calima – Fuerteventura

Ora qualche info pratica per l’organizzazione del viaggio.

VOLI: abbiamo raggiunto Fuerteventura con un comodissimo volo Easyjet diretto da Malpensa. Si impiegano circa  4 ore e si atterra a Puerto del Rosario, il capoluogo dell’isola (con l’ora legale Fuerte è un’ora indietro rispetto all’Italia).

ALLOGGI: abbiamo alloggiato 6 notti al residence “Bahia Calma Beach” a Costa Calma, nel sud dell’isola e altre 8 notti presso l’hotel “Dunas Club” a Corralejo. Consigliamo entrambi gli alloggi, prenotati tramite Booking.com .

Costa Calma è un paese molto tranquillo, si affaccia sul mare ed è situato a sud-est, vicino alla bellissima spiaggia di Sotavento. E’ una località totalmente turistica, formata quasi ed esclusivamente da alberghi, appartamenti e hotel. Non è però la classica meta colma di stimoli e sollecitazioni da vacanzieri, anzi, non c’è molto da fare; una sera non abbiamo trovato neanche una gelateria per gustarci un cono…

Forse a causa del periodo “post lock down”, forse per la pandemia, ma l’abbiamo trovato un paese un po’ desolato, semi chiuso, un po’ “lasciato andare”…

Costa Calma si riduce ad una decina di ristoranti, due supermercati e qualche bazar che vende i classici souvenir commerciali.

La posizione è comunque ottima per perlustrare la zona sud dell’isola.

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Corralejo invece, situato a nord, è un paese molto più grande, più vivo, abitato sia da persone del posto, sia da un turismo pressoché italiano.

E’ il posto giusto per fare una passeggiata alla sera, per godersi un po’ di shopping e per assaggiare la cucina locale nei tantissimi ristorantini del cosiddetto Casco Viejo (il centro nevralgico del paese).

E’ un buon trampolino di lancio per esplorare la zona, inoltre, a Corralejo, si percepisce molto bene quello stile “surfer” che connota un po’ tutta l’isola.

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NOLEGGIO MACCHINA: abbiamo girato per Fuerte a bordo di una Renault Clio, noleggiata direttamente in aeroporto, con GlodCar.

Abbiamo riscontrato un’ottima viabilità sull’isola; strade ampie e perfettamente asfaltate, traffico praticamente inesistente.

Il tour dell’isola non richiede la presenza di molti percorsi sterrati, eccetto per raggiungere qualche spiaggia più “nascosta”, quindi, secondo noi non è indispensabile una macchina a trazione 4×4.

Fate attenzione alla stipula dell’assicurazione: noi, come di consueto, abbiamo scelto la copertura “all risk”, aggiungendola direttamente al momento della prenotazione sul web in Italia. In loco però ci hanno richiesto la firma di un modulo che dichiarava l’assenza di copertura assicurativa, in caso di danni all’auto nelle strade non asfaltate. L’alterativa sarebbe stata quella di pagare un’ulteriore somma giornaliera per usufruire dell’assicurazione totale…

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