COSA VEDERE IN COSTA RICA: DESCRIZIONE TAPPA PER TAPPA (come arrivare e dove mangiare)

Il nostro viaggio comincia a SAN JOSÉ, la capitale della Costa Rica.

Ci siamo fatti immediatamente l’idea di una città caotica, colma di auto che girano da tutte le parti, sensi unici incomprensibili e venditori ortofrutticoli che urlano a gran voce.

Secondo noi San José non va vista, ma va vissuta; per questo abbiamo tralasciato i principali luoghi di interesse storico e abbiamo preferito tuffarci completamente nei suoi ritmi e nel suo stile.

San José, la capitale della Costa Rica

Cosa fare a San José?

Girovagate per le vie del centro ed entrate all’interno dei numerosi mercati locali, solo così si riuscirà a comprendere la vera cultura di un paese: osservando le persone nella loro quotidianità, assaggiando il cibo locale e facendosi incuriosire dai suoni e dagli odori.

San José è la classica città, tipica del Centro America, in stile coloniale, con una nota un po’ decadente, contrastata dal folclore dei suoi abitanti che la rendono viva e tradizionale.

Citiamo due mercati degni di nota:

Mercado Central: è prettamente turistico, ma vale la pena un giro all’interno.

Mercado Central, San José

Feria Verdes: è un mercato locale, presente solo il sabato mattina. Qui troverete qualche bancarella gastronomica e svariati artisti che espongono la loro mercanzia, come ad esempio collane, orecchini, borse lavorate a mano o creme per il corpo. Sembra un luogo di incontro delle persone del posto. Lo si gira in pochissimo tempo e si trova fuori dal centro città, precisamente ad Aranjuez.

Feria Verdes, San José

Se avete più tempo a disposizione, visitate anche altri quartieri, come ad esempio Alajuela, oppure raggiungete Escazù, il paese delle streghe, o ancor di più, uscite dalla città e dirigetevi verso il Vulcano Poas (noi purtroppo non siamo riusciti a causa del maltempo, che protratto le tempistiche).

PUERTO VIEJO DE TALAMANCA

È il nostro luogo preferito in Costa Rica!

Un paesino di mare, dall’aria esotica, situato sulla costa caraibica, vicino al confine con Panama.

È un bel connubio tra la fitta “giungla” e le spiagge da cartolina contornate dalle palme.

Qui la vita scorre lenta e si percepisce davvero quella che i local chiamano “Pura Vida”, un approccio lento e felice alla vita.

Questo paese non è abitato solo dai ticos (nativi della Costa Rica), ma anche da una piccola comunità di giamaicani, che vive in perfetta sintonia con la popolazione. Noterete ovunque il viso di Bob Marley e i colori della loro bandiera.

A Puerto Viejo de Talamanca si gira in bicicletta (oppure in moto). Sono presenti anche i classici tuk tuk che fanno da spola da un punto all’altro. Noi siamo sempre usciti a piedi. La macchina è utile per raggiungere i posti limitrofi, fuori dal paese.

Puerto Viejo de Talamanca, Caribe Sur

A Puerto Viejo troverete molti “soda restaurant”, ovvero locali tipici, dall’aria spartana, con pochi tavoli e frequentati dagli abitanti. È il posto giusto per gustare ottimi piatti locali a cifre abbordabilissime.

Quelli che consigliamo sono:

–          Soda Mirna;

–          Soda Cocomar Cucina Caribena.

Assaggiate anche le “empanadas”, fagottini di pasta ripieni con carne o verdure, le troverete in uno dei tanti “take aways” tra le vie del paese.

Oltre i “soda”, è presente anche qualche panaderia (forni che vendono prodotti freschi, sia dolci che salati), piccoli supermarket, farmacie, una banca e molti negozi di souvenir.

Puerto Viejo de Talamanca

Se percorrete la strada che costeggia il litorale, fermatevi in uno dei tanti chioschi di frutta; noi ci passavamo quotidianamente, e ogni volta scoprivamo l’esistenza di un frutto diverso. Provate il mangostano, il mamon chino, oppure la pina (ananas), qui è molto più succosa.

Nonostante il paese sia piccolo, a Puerto Viejo de Talamanca non ci si annoia mai.

Di seguito elenchiamo le sue SPIAGGE:

Playa Punta Uva, la più bella. Un tratto di costa sabbiosa, dove il mare è quasi sempre calmo. Ciò che la rende così bella sono le palme che si ergono verso il mare. Abbiamo trascorso qui gran parte del nostro tempo.

Playa Punta Uva

Playa Cocles, la spiaggia dei surfisti. È forse la più famosa della zona. Si tratta di uno “spiaggione” di sabbia fine, dove nel pomeriggio si riempie di giovani con la tavola da surf, o persone che gustano una bibita fresca con la luce del tramonto. Qui il mare è spesso mosso.

Playa Cocles

Playa Chiquita, una delle nostre preferite. La sabbia è fine e anche qui sono le palme che donano quel tocco in più. A far da sfondo è la “fitta giungla”, dalla quale ogni tanto si sentono i versi delle scimmie urlatrici. In questa spiaggia è presente un bar e il parcheggio è a pagamento.

Playa Chiquita

Playa Negra, la spiaggia principale di Puerto Viejo de Talamanca. Quando si entra nel paese si nota immediatamente questa spiaggia di sabbia nerissima, che fa contrasto con il verde scintillante della vegetazione. È molto ampia e il mare non è un granché, ma vale comunque la pena una visita.

Playa Negra

Playa Vargas, all’interno del Parco Nazionale Cahuita. È possibile fare snorkeling. Questa spiaggia non l’abbiamo raggiunta di proposito, perché abbiamo preferito sostare nelle baie che si scorgono lungo il cammino.

Lungo il cammino, in direzione Playa Vargas, Cahuita

Playa Blanca,  all’interno del Parco Nazionale Cahuita. Purtroppo il cielo era coperto e i colori non hanno reso giustizia al paesaggio. Anche in questa spiaggia è possibile praticare lo snorkeling.

Playa Blanca, Cahuita

Playa Manzanillo, si trova vicino all’omonimo Parco Nazionale. Ciò che la caratterizza è la vegetazione che le fa da sfondo. Si tratta di una baia di sabbia fine, dove il mare è quasi sempre calmo.

Playa Manzanillo

Oltre alle spiagge, Puerto Viejo de Talamanca offre altri punti di interesse, come le camminate nella “giungla” e l’osservazione della lavorazione del cacao.

Di seguito elenchiamo altri luoghi da non perdere:

PARCO NAZIONALE CAHUITA: si tratta di una camminata in mezzo alla “giungla”, dove si possono avvistare bradipi, scimmie, colibrì e tante altre specie. Il cammino è molto semplice e il percorso è ben segnalato. Il sentiero, lungo circa 10km, costeggia il mare. Ogni tanto potrete fare sosta nelle spiaggette che si scorgono tra la vegetazione (le due più famose sono Playa Blanca e Playa Vargas). Per raggiungere il Parco Cahuita occorrono circa 15 minuti di macchina da Puerto Viejo de Talamanca. Si può entrare sia dall’ingresso principale, dove vi condurrà il navigatore, oppure è possibile entrare anche dall’ingresso di Playa Vargas (per noi questa parte è più suggestiva). Alle casse è richiesta un’offerta libera, invece i parcheggi sono a pagamento. Si può scegliere di visitare il Parco in totale autonomia, come abbiamo fatto noi, oppure percorrerlo insieme ad una guida (a pagamento) che vi aiuterà nell’avvistamento degli animali, che è tutt’altro che semplice e scontato.

Parco Nazionale Cahuita

Un luogo simile a Cahuita è il PARCO NAZIONALE MANZANILLO. Si trova a meno di dieci minuti in macchina da Puerto Viejo de Talamanca. È sicuramente meno suggestivo di Cahuita, ma merita comunque una visita. All’ingresso è richiesta un’offerta libera e lo si percorre a piedi in meno di un’ora.

Parco Nazionale Manzanillo

Se desiderate vedere i pappagalli Ara nel loro habitat, prendete parte al tour ARA MANZANILLO: è possibile partecipare previa prenotazione sul loro sito internet https://aramanzanillo.org/ . Non recatevi sul posto perchè non c’è mai nessuno, aprono solo dalle 15,00 alle 16,00, quando accompagnano i visitatori. Si tratta di un’area protetta dove un gruppo di volontari sta cercando di ripopolare la zona. Il tour non prevede una camminata, ma soltanto un punto di sosta, dove poter ammirare i pappagalli che volano da un ramo all’altro degli alberi.

Ara Manzanillo

Infine, non perdete l’occasione di apprendere la lavorazione del cioccolato. In Costa Rica ci sono le piantagioni di cacao e sono molte le società che propongono tour a riguardo. Noi abbiamo scelto “CACAO TRAILS TAYKU”, a metà strada tra Puerto Viejo de Talamanca e La Cahuita. Il tour dura circa un’ora e si assiste alle varie fasi della lavorazione del cacao. È un’esperienza interessantissima. Alla fine si potrà assaggiare il prodotto.

Imparando la lavorazione del cacao

TORTUGUERO NATIONAL PARK

Ci sono molte cose da dire su Tortuguero; iniziamo con una breve descrizione del luogo e soprattutto vi spieghiamo come raggiungerlo.

Questo paese, che sorge su un lembo di terra tra il fiume e il mare, si traduce in un’unica via asfaltata lunga circa un chilometro.

A Tortuguero non ci sono le macchine, ci si sposta a piedi, in bicicletta o ancor meglio in barca.

Tortuguero

È sicuramente una zona turistica, ma è piacevole osservare lo stile di vita degli abitanti. Se ci si addentra tra le vie secondarie, è facile sbirciare le loro abitazioni tipiche, i bambini che giocano, le persone che camminano sempre scalze e i lavoratori che trasportano i carretti colmi di frutta o di attrezzature varie. In questa parte di mondo la vita scorre tranquilla e chiunque vi dirà “Pura Vida”.

Nel paese sono presenti numerosi “soda restaurant”, negozi di souvenir, hotel, ma il vero punto forte sono le escursioni; se non si prende parte alle numerosissime attività proposte, è inutile venire fin qui.

NB: ricordate che a Tortuguero non sono presenti le banche per prelevare o cambiare il denaro.

Come si evince dal nome, la maggior parte dei turisti arriva fin qui per vedere le tartarughe e assistere alla schiusa delle uova. Può sembrare strano, ma noi non abbiamo partecipato a questa attività, per due motivi: la schiusa delle uova l’avevamo già vista e vissuta in Madagascar, di conseguenza, essendo tutti tour a pagamento, abbiamo preferito focalizzarci su altro. Inoltre, ci siamo interrogati a lungo sulla sostenibilità ecologica dell’esperienza.

COME ARRIVARE A TORTUGUERO?

Tortuguero, visto dall’alto, non è altro che una manciata di case contornate dall’acqua, per questo motivo occorre per forza arrivare con la barca.

Tortuguero

Ci sono due punti di imbarco: Puerto Moin e La Pavona (a Cariari). Noi ci siamo recati a La Pavona, il punto di accesso più conosciuto e frequentato.

Esistono due compagnie di trasporto: una pubblica e una privata. Abbiamo viaggiato con quella pubblica, che non richiede una prenotazione anticipata e opera più corse al giorno. Chiedete al vostro alloggio gli orari aggiornati delle partenze, in maniera da essere puntuali al punto di imbarco. Il prezzo del trasporto pubblico è di circa 12 euro a persona, andata e ritorno, da pagare in loco.

Il tragitto dura circa un’ora e si naviga a bordo di una lancia. È possibile portare le valigie… le nostre erano immense.

Il percorso, a bordo della tipica imbarcazione, è davvero suggestivo; si fa rotta sulle acque del fiume Suerte e si costeggia la foresta pluviale dove è facile avvistare coccodrilli e caimani. Il tragitto stesso è già un’escursione.

Navigando direzione Tortuguero

NB: il costo del parcheggio della macchina, a La Pavona, è di circa 20 euro per due notti.

QUALI ESCURSIONI FARE A TORTUGUERO?

Le escursioni posso essere prenotate in loco: potete affidarvi al vostro hotel (come abbiamo fatto noi), oppure informarvi al “porto” al momento del vostro arrivo.

Noi ne abbiamo scelte due (prenotate sul posto, presso il nostro alloggio “Casa Turtle Bogue”):

Escursione in canoa sul fiume

Un’esperienza straordinaria. Si naviga a bordo di una canoa e si parte all’alba. La capienza massima è di sei presone, ed è presente la guida che facilita l’avvistamento degli animali. In alternativa, è possibile noleggiare il kayak e navigare in autonomia. Tortuguero è soprannominato anche “little Amazzonia” e da qui si capisce il motivo. È emozionante percorrere le acque del fiume, navigando tra la ricca vegetazione, alla ricerca di rettili e uccelli endemici. L’esperienza ha una durata di circa due ore. Il costo è di 35 dollari per persona (più la quota di ingresso al parco che vale un’intera giornata).

Tortuguero National Park

Tour notturno nella foresta pluviale

Questa attività è adatta a chi non ha troppa paura degli insetti e dei serpenti. Abbiamo trascorso tre ore nella “giungla”. Questo tipo di escursione viene fatta con la presenza della guida. I nostri passi erano illuminati solo dalla torcia che portavamo in testa. Anche questa è stata un’esperienza incredibile, perché il buio offre un’altra percezione e permette di avvistare molti più animali. Il costo dell’escursione è di 15 dollari per persona.

Tortuguero National Park

Se come noi, soggiornerete a Tortuguero per qualche giorno, una visita a piedi all’interno del Parco Nazionale è d’obbligo. Si tratta di un’esperienza simile a quella del Parco Nazionale Cahuita, dove si cammina tra i sentieri della foresta pluviale, alla ricerca dei bradipi e di altri animali. Questa attività può essere svolta in autonomia o con il supporto di una guida. Noi abbiamo preferito camminare da soli. L’ingresso al parco è di circa 15 dollari per persona e vale un’intera giornata.

NB se visitate il Parco durante la stagione delle piogge, è probabile che servano gli stivali impermeabili; se non li avete, potete noleggiarli in loco, al costo di circa 3-4 euro per persona.

Tortuguero National Park

A Tortuguero è presente anche un’enorme spiaggia, lunga chilometri, dov’è consentito rilassarsi e prendere il sole, ma è vietato fare il bagno a causa delle forti correnti.

Il tasto dolente di questa zona è il meteo, qui ancor di più che in altri luoghi della Costa Rica: piove sempre! “A Tortuguero ci sono due stagioni: una piove e l’altra diluvia”, è la dichiarazione della nostra guida, dopo un pomeriggio intero di acqua ininterrotta, tuoni e fulmini.

Tutti i tour vengono confermati anche in caso di maltempo, quindi attrezzatevi con impermeabili, copri zaini, sacche water proof, stivali della pioggia e ombrelli.

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DOVE MANGIARE A TORTUGUERO?

Consigliamo i pasti presso il Soda D’Leite, vicino al punto di imbarco.

NB Fate attenzione agli orari, perché in questo “strano” paese tutti i ristoranti chiudono alle otto di sera.

LA FORTUNA E IL RIO CELESTE

Siamo rimasti piacevolmente colpiti da questo “paesino” che sorge ai piedi del vulcano Arenal. Qui il contesto è ancora una volta differente, rispetto alla capitale e alla Costa Caraibica.

Un viaggio in Costa Rica è un salto continuo tra diversi ambienti, persone e condizioni; è come fare più viaggi in uno unico.

La Fortuna non è la classica città caotica e decadente del centro America, ma non è neppure il paesino esotico sul mare; è difficile descriverla, poiché presenta caratteristiche simili ai nostri comuni italiani. Al centro sorge un bel parco cittadino, frequentato dalle persone del posto. Camminando per le strade si evince cura e senso civico. È comunque un luogo turistico, infatti è colmo di negozietti di souvenir, agenzie che vendono escursioni e ovviamente “soda restaurant”.

La Fortuna

COSA FARE A LA FORTUNA?

La zona offre tantissime opportunità: camminate sul vulcano, gite sui ponti sospesi, relax alle terme naturali, cascate, tour per l’avvistamento degli animali e molto altro.

Alleghiamo qui la brochure informativa delle possibili attività:

Noi, avendo due giorni a disposizione, abbiamo scelto con molta attenzione come impiegare il tempo a La Fortuna.

Free Natural Hot Springs River

Se passate per La Fortuna non potete farvi scappare un po’ di relax alle terme naturali. Tutti vi diranno di raggiungere il Tabacòn, un resort di alto livello, che ospita al suo interno un bellissimo parco termale scavato nella roccia, ma l’ingresso è a pagamento e credo che la cifra sia anche abbastanza alta. In realtà, poco distante da questo super hotel, troverete le terme naturali gratuite. Impostate sul navigatore “Free Natural Hot Springs River” e arriverete a destinazione. Solo il parcheggio è a pagamento. La zona è stupenda: si tratta di un fiume caldo che scorre tra la vegetazione rigogliosissima e la sua temperatura è di circa 30/40 gradi. È possibile entrare e sedersi sui sassi nerissimi, facendosi massaggiare dalla corrente; è un’esperienza unica. Consigliamo di portare le “scarpette da scoglio”, perché non è semplice camminare sui sassi a piedi nudi. Nei pressi del fiume è presente un gazebo, dove poter acquistare una bibita fresca da sorseggiare nel corso d’acqua calda. È possibile anche cospargersi il viso di fango, con molteplici proprietà benefiche.

Free Natural Hot Springs River – La Fortuna

Parco Nazionale Vulcano Tenorio (Rio Celeste)

Dobbiamo ammettere che l’idea di trascorrere due notti a La Fortuna è stata dettata anche dalla voglia di visitare questo Parco, custode del famosissimo Rio Celeste. “Sarà celeste davvero?, era la domanda che continuavamo a porci durante il tragitto di circa un’ora di macchina da La Fortuna. Purtroppo il tempo non è stato un gran alleato e si sa, senza la luce giusta i colori non risaltano. Possiamo comunque affermare che “il fiume è azzurro davvero” e vale sicuramente una visita, non solo per il famoso Rio, ma anche per il contesto circostante, colmo di vegetazione e scorci suggestivi. Il parco si visita a piedi, ma i percorsi non sono sempre lineari; tutto sommato è fattibile anche per le persone non allenate come me. Il tempo di permanenza è di circa 3 ore, ma dipende da quello che si vuole vedere. Il nostro consiglio è quello di arrivare fino alla fine, dove è ben visibile la colorazione celeste del fiume. È possibile esplorare la zona in autonomia. L’ingresso vale 12 dollari per persona (e il parcheggio è a pagamento).

Parco Nazionale Tenorio – Rio Celeste

DOVE MANGIARE A LA FORTUNA?

Dovete andare assolutamente da Soda Vìquez!!! Questo è il ristorante che ci è piaciuto di più in assoluto in Costa Rica. Troverete piatti locali cucinati eccellentemente!

MONTEVERDE

È un paese di montagna, cupo e tenebroso. Abbiamo avuto la percezione di essere stati catapultati nell’oscurità, dove la nebbia perenne fa da padrona.

La strada per raggiungere Monteverde è tortuosa e piena di buche enormi sull’asfalto.

Dal contesto non sembra neanche di essere in Costa Rica: la Costa Rica che ci immaginiamo noi è fatta di mare, palme e pura vida.

Anche la temperatura è leggermente più bassa e occorre indossare la felpa.

Monteverde è un paese piccolissimo, e se non fosse per l’omonima foresta nebulosa, non ci sarebbe molto altro da fare.

Abbiamo visitato il bosco in un pomeriggio, ma aimè anche questa volta siamo stati sfortunati con il meteo, perché è piovuto ininterrottamente per tutta la durata del cammino. Nonostante le condizioni avverse, un’escursione vale sicuramente la pena. Abbiamo camminato per circa un’ora tra i sentieri oscuri di questo posto, il tuono accompagnava il rumore dei nostri passi e la pioggia cadeva senza tregua sui nostri impermeabili. Una scena da film horror, ma abbiamo riso tantissimo.

Monteverde

Il costo di ingresso al parco è 25 dollari per persona. All’inizio ci sono diversi percorsi ben segnalati ed è possibile esplorali in autonomia, o con la presenza di una guida esperta.

Monteverde però non fa per noi, e il giorno seguente siamo letteralmente fuggiti al mare.

PLAYA TAMARINDO

Dopo circa quattro ore di macchina (da Monteverde), abbiamo finalmente raggiunto la spiaggia di Tamarindo.

Con la giornata precedente trascorsa tra la nebbia di Monteverde, essere qui con il sole e i piedi nella sabbia, ci sembrava un miraggio.

Questa è stata la nostra “prima volta” sulle coste dell’Oceano Pacifico.

Playa Tamarindo

Playa Tamarindo è una spiaggia enorme, che sorge in prossimità dell’omonimo paese. Qui il turismo è molto più sviluppato e la zona è frequentata da una clientela giovane e “stilosa”.

La spiaggia è attrezzata con ombrelloni a pagamento e sono presenti numerosi venditori ambulanti che offrono bibite e frutta fresca.

Qui l’attività per eccellenza è il surf! Ci sono tantissimi gazebo che noleggiano le tavole.

Il mare è leggermente mosso, ragion per cui la maggior parte delle persone pratica questa disciplina.

Per inaugurare la nostra “prima volta” nel Pacifico, e per un ricordo indelebile dell’ultimo giorno in Costa Rica, abbiamo deciso di fare qualcosa di insolito per noi: noleggiare una tavola da surf per la prima volta!

Imparare da zero una disciplina non è semplice, ma abbiamo trascorso un pomeriggio divertentissimo tra la schiuma delle onde e i piccoli traguardi raggiunti.

Playa Tamarindo

Il costo del noleggio, per l’intera giornata, si aggira attorno ai 10/15 dollari, per ogni singola tavola.

Nonostante le tantissime ore di macchina, siamo rimasti soddisfatti per aver aggiunto al nostro tour della Costa Rica, una toccata e fuga su questa costa.

DOVE PRANZARE A TAMARINDO?

Consigliamo il Soda Buffet El Estero.

INFINE, DUE PAROLE SUI PIATTI TIPICI DELLA COSTA RICA

La cucina costaricana è semplice, caratterizzata da abbondanti piatti unici e tanta frutta tropicale. È un mix di sapori che nasce dal connubio di culture differenti. Noi abbiamo riscontrato molta somiglianza con la cucina creola.

Gli ingredienti principali sono sempre il riso, i fagioli neri, la carne (pollo), il pesce e tanta frutta, uno fra tutti il platano.

Come spezie utilizzano moltissimo il coriandolo (cilantro), che personalmente non sopporto, infatti avevo imparato a specificare sempre “sin cilantro”.

I piatti tipici sono:

  • Casado: piatto unico a base di riso, fagioli neri, platano fritto, verdure cotte (o crude) e, a scelta, carne (pollo o manzo) o pesce (frutti di mare). Spesso viene accompagnato da una squisita “salsa caribena”. Il “bochinche casado” sostituisce gli spaghetti al riso.
  • Gallo Pinto: si mangia a colazione. È un piatto unico a base di riso, fagioli neri, platano fritto, uova e formaggio (o panna acida).
  • Patacones: si trovano spesso nel casado, ma è possibile ordinarli anche separatamente. Sono frittelle di platano fritto, una delizia.
  • Ceviche: è un piatto a base di pesce come polpo e gamberetti, condito con cipolla, aglio, limone e coriandolo.
  • Empanadas: sono fagottini di pasta riempiti con verdure o carne. Si trovano nei baracchini take away.
  • Arroz leche: latte e riso. Si può trovare nei “soda restaurant” come dessert, oppure da asporto nei gazebo lungo la strada.
Casado

Come indicato precedentemente, in Costa Rica si mangia rigorosamente nei “soda restaurant”, ovvero locali tipici, dall’aria spartana, con pochi tavoli e frequentati dagli abitanti. È il posto giusto per gustare ottimi piatti locali a cifre abbordabilissime.

È stato un viaggio incredibile, abbiamo visto posti stupendi e imparato cose nuove. Abbiamo vissuto praticamente nella “giungla” per 15 giorni, imparando a conoscere piante e animali. Abbiamo assaporato la Pura Vida e conosciuto i ticos, un popolo straordinario. È stato un viaggio impegnativo, perché non sempre le cose sono andate come avremmo voluto o come le avevamo immaginate, ma anche questo fa parte del viaggio! Grazie anche alla pioggia incessante (che abbiamo soprannominato simpaticamente “pluvio”), perché senza non avremmo riso così tanto! Pura Vida!

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